dal Corriere della Sera in web, 18-1-2008

Indetto uno sciopero immediato nel porto - Marghera: due operai morti in stiva nave

A causa dell'alta concentrazione di anidride carbonica nell'ambiente che stavano pulendo

VENEZIA - Due operai sono morti intorno alle 2,30 di notte a Porto Marghera, in provincia di Venezia, mentre stavano lavorando nella stiva della nave panamense World Trader. Secondo una prima ricostruzione Paolo Ferrara, 47 anni, e Denis Zanon, 39, sarebbero morti per asfissia a causa dell'alta concentrazione di anidride carbonica nella stiva 4 che conteneva soia. Le vittime sono due lavoratori di ditte che operano per conto del Consorzio intermodale adriatico. Ferrara risiedeva a Brugine (Pd) ed era dipendente della Icco Logistica. Zanon abitava a Mestre (Ve) ed era un addetto della Nuova compagnia lavoratori portuali.

RICOSTRUZIONE - Secondo i primi accertamenti della polizia, è stata calata all'interno della nave una ruspa cingolata collegata a una gru sulla banchina per scaricare e pulire la stiva. Zanon è sceso nella stiva ed è svenuto immediatamente a causa dell'inalamento della CO2. Ferrara, dopo essere sceso dalla gru per prestare soccorso al collega, è svenuto stordito anche lui dall'anidride carbonica. Per soccorrrerli è accorso un rumeno 52enne dell'equipaggio della nave che, munito di respiratore, ha tentato di calarsi nella stiva per recuperare i due operai ma si è sentito male: l'uomo ora è ricoverato presso l'ospedale di Mestre per accertamenti. Le due vittime sarebbero stati portati fuori della stiva e per tentare di rianimarli il capitano del cargo avrebbe usato una bombola d'ossigeno in dotazione per le emergenze. Ma questa, secondo i lavoratori, sarebbe stata scarica.

INCHIESTA - La procura di Venezia ha aperto un'inchiesta per il reato di omicidio colposo e ha sequestrato la nave. Pare infatti che cinque minuti dopo l'incidente si sia accertato che nella stiva c'era una percentuale di ossigerno del 5% mentre la soglia minima è del 17%. Da accertare se ci sia stata una leggerezza da parte dei lavoratori o se gli strumenti per la misurazione dell'ossigeno non abbiano funzionato. Secondo un'altra ricostruzione, a causa della reazione chimica dovuta al contatto tra l'acqua piovana filtrata nella stiva e le granaglie trasportate l'ossigeno è stato «azzerato». Le granaglie vengono gassificate con sostanze che servono per evitare il moltiplicarsi di parassiti e devono essere aereate prima di essere scaricate. Normalmente, secondo quanto riferito dai lavoratori, servono circa 48 ore prima di dare una prima smossa al carico. Ma la soia della World Trader, a quanto sembra, era già stata aereata e i due operai, entrambi esperti, si preparavano allo scarico. Anche il ministero dei Trasporti nominerà una commissione di inchiesta.

SCIOPERO - Le banchine di porto sono state bloccate a causa di uno sciopero indetto immediatamente dopo la diffusione della notizia della morte dei due operai. Filt Cgil, Fit Cisl e UIltrasporti hanno indetto poi uno sciopero in tutti i porti italiani con modalità da definire localmente. Per martedì 29 gennaio è indetta una assemblea unitaria dei quadri e dei delegati per decidere le ulteriori iniziative da intraprendere a sostegno della sicurezza nei porti. Cgil, Cisl, Uil del Veneto in occasione dei funerali hanno proclamato un'ora di sciopero generale in tutta la regione con presidi davanti alle prefetture e alle sedi delle associazioni imprenditoriali.

LUTTO - Ci sarà il lutto cittadino il giorno dei funerali. Lo ha annunciato dal sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che è andato al porto per incontrare i lavoratori che stanno picchettando le banchine. Anchei l sito internet del Comune è stato listato a lutto.