Si è svolta con un positivo successo, la prima festa di SLAI Cobas per il sindacato di classe di Venezia, cui hanno partecipato lavoratori e giovani (ed anche qualche pensionato-a) di quattro province venete (Venezia, Padova, Treviso, Vicenza), iscritti e non al nostro Sindacato.

La giornata era organizzata a Spinea, su quattro eventi.

1

Una prima conferenza mattutina organizzata dalla Federazione Autisti Operai, che ha visto la partecipazione anche di legali, compagni di altri settori, alcuni immigrati, e soprattutto di autisti anche non iscritti al nostro Sindacato, e di ferrovieri che hanno portato il loro contributo. Alla presidenza Luigi Gallo, Alessandro Borin e Paolo Dorigo. A questa prima iniziativa hanno partecipato 20 persone, la riunione è durata 3 ore, dalle 10 alle 13. Questa prima riunione ha deciso la stesura comune ai partecipanti (FAO e ferrovieri) di una MOZIONE per Dante De Angelis e per due lavoratori, un coordinatore ed un iscritto FAO, Luigi Gallo e Loris Scardellato, appena licenziati per motivi politici dal loro datore di lavoro, la Sacilotto srl (provincia di Treviso). Inoltre è stata decisa una riunione sui trasporti (autotrasporti e ferrovieri, aperta agli autoferrotranvieri) che sarà indetta dalla Rete per la sicurezza sui posti di lavoro di Venezia, con una iniziativa pubblica del ns.sindacato e della FAO contro i licenziamenti politici. Il resoconto della riunione sarà pronto appena dopo le festività. Nella riunione è emersa tra l'altro la proposta da parte di un ferroviere della istituzione del DIVIETO DI ESERCITARE ATTIVITA' in ambito UE per i datori di lavoro responsabili di omicidi "bianchi" e di gravi infortuni ed incidenti sul lavoro.

2

Al Ristorante Popolare hanno apprezzato la buona cucina di diverse-i lavoratrici-lavoratori simpatizzanti del ns. Sindacato, una trentina di compagni-e, italiani ed immigrati. Il grosso dei partecipanti alla prima riunione ed al ristorante, si è allontanato in maniera ordinata dopo le 15 - 15,30.

3

Nel pomeriggio a partire dalle 17 si è tenuta una assemblea per la costruzione del COMITATO DI BASE (COBAS) dei disoccupati ed immigrati, cui hanno partecipato circa 35 lavoratori e lavoratrici; una decina di immigrati iscritti al ns. sindacato, alcuni dei quali del Cobas appalti Fincantieri; una decina di immigrati simpatizzanti non iscritti; una decina di lavoratori  in gran parte iscritti al ns. sindacato; alcuni altri lavoratori e lavoratrici immigrati-e che non conoscevamo. C'erano partecipanti oltre che italiani, di Marocco, Tunisia, Nigeria, Ruanda, Albania, Romania, Senegal. La riunione è stata unanime su tutti i temi, anche il contributo di una lavoratrice di Spinea, delle cooperative delle pulizie, è stato molto seguito ed utile. Da lunedì 5 (o 12 gennaio) partirà lo sportello per raccogliere i nominativi alla Lista di lotta, che sarà una lista per ogni etnia-nazione, di modo da evitare le discriminazioni su alcune etnie e nazionalità, nonché per stabilire e rafforzare le responsabilità all'interno del COBAS in costruzione. Si è parlato anche delle azioni di lotta, e di come arrivarci, soprattutto dell'importanza della adesione di massa al movimento. Si è partiti spiegando l'esperienza storica del movimento di lotta dei disoccupati di Napoli, che oggi tutta l'Italia è come Napoli, e che altro che 3% di disoccupazione nel Nord-Est, siamo certamente sopra il 10%. Durante la assemblea sono stati portati ad esempio della criminalità padronale il caso della Sirma, e di molti lavoratori immigrati, come i casi di Mohammed, che vive a Mira, operaio edile ed agricolo cui è stata negata la disoccupazione perché "non iscritto al registro lavoratori agricoli", da anni vittima dello sfruttamento e dell'insicurezza contrattuale, sotto sfratto per morosità e senza lavoro con 3 figli e moglie a carico; di Mustafà, licenziato dalla Hub e senza indennità di disoccupazione, ora in causa con i suoi vecchi padroni "soci di cooperativa", che non pagavano i contributi; di Patricia, operaia di "cooperativa" che produce alimentari, e che non riconosce 13a e ferie; di molti lavoratori tunisini della Fincantieri, che sono stati per un anno assunti a tempo indeterminato e senza alcun lavoro; di Anwar, che per aiutare altri lavoratori di un appalto alla Fincantieri dove lavora da 10 anni, ora rischia il licenziamento con il ricorso ad una raffica di contestazioni disciplinari; di Faith, il cui padrone aveva due calzaturifici nella stessa strada, e ricorreva alla manodopera di quello poi chiuso, nella azienda più grossa, e che ha chiuso quella più piccola a settembre con l'aiuto di un sindacato confederale che ha costretto 11 suoi compagni di lavoro, mentre lei era in maternità, a firmare le dimissioni; Faith ora è in causa per la riassunzione; di Viorel, che è stato licenziato appena ha avuto un infortunio in un appalto dentro la Nuova Pansac; di Alì, che sta aspettando da 4 mesi una risposta da parte della base americana di Vicenza, dove si è infortunato mentre lavorava, unico della sua azienda, in un appalto di manutenzione, con una scheggia all'occhio destro; si è parlato anche delle cooperative e dei mille trucchetti e falsità che operano di concerto alle interinali. E' intervenuta anche una giornalista immigrata militante che si è dichiarata disponibile a collaborare al ns. lavoro. I partecipanti all'assemblea, con poche eccezioni, si sono tutti allontanati in maniera ordinata verso le 18,30-19.

4

La sera, dopo lo spuntino, a partire dalle 21-21,30, e sino alle 23,30 circa, una sessantina di persone, in massima parte giovani, hanno partecipato al concerto dei Cuccioli Del Maggio, gruppo di giovanissimi cantautori che hanno fatto veramente un ottimo exploit. Ci sono state anche inserzioni del pubblico nel concerto, veramente bello.

Complessivamente il bilancio della giornata è stato positivo, e hanno partecipato circa 140 persone alla festa.

La notizia della festa è stata data con un certo rilievo (ma con il nome della via sbagliato) dal Gazzettino di Venezia.

Della festa sono state fatte azioni di informazione nei giorni precedenti presso 4 mercati oltre che alle portinerie della Fincantieri.

Sono stati realizzati 8 volantini, di cui 6 in altrettante lingue straniere, con il contributo dei ns. compagni immigrati.

I volantini della festa sono stati distribuiti anche il 29 novembre (manifestazione anti-razzista a Mestre) ed il 12 dicembre (studenti dell'Onda).

Nessun esponente di altri sindacati e della rete anti-razzista era presente, a parte singoli lavoratori iscritti a Cgil e Cisl.

4 foto della festa, fatte da Paolo Dorigo (ridotte in questa pagina a 256 colori)