COMUNICATO STAMPA
Oggi ci siamo recati poco prima
delle 17, all’orario convenuto pubblicamente per una assemblea che era stata
convocata “per costruire la mobilitazione dello sciopero del 9 novembre”, proclamato congiuntamente e
unitariamente da RdB-CUB, Conf. Cobas, S.D.L., C.I.B., Unicobas, A.L. Cobas,
U.S.I. A.I.T., S.L.A.I. Cobas, con telegramma del 19 settembre 2007 n.300A,
indetta da RdB-CUB, che a Venezia è una realtà radicata tra gli
autoferrotramvieri ed in alcune altre aziende principalmente ma non
esclusivamente pubbliche.
In
realtà, l’ “assemblea” si era svolta nello stesso luogo ma in orario
lavorativo, alle 9,30, e altre locandine, diverse nell’orario, erano state
affisse DOPO UN’ORA dall’inizio della stessa, in quanto la cosa era stata vista
da un nostro compagno che, recandosi a Mestre per motivi sindacali, stava
andandosene da un quartiere vicino (la CITA di Marghera) dove aveva con altri
compagni e con gli aderenti al Comitato di Quartiere, fatto mobilitazione per
impedire un paio di sfratti dell’INPDAP presenti Digos e Ufficiali Giudiziari.
Alle 17, mentre, visto che si era lì, ci si è messi a distribuire i volantini che si erano portati per l’occasione (sotto riprodotti), sono arrivati il segretario locale Antonini di RdB-CUB con alcuni altri di questo sindacato. Abbiamo potuto parlare per alcuni minuti e registriamo questo gravissimo fatto: e cioè, che, pur non essendoci stata da parte nostra in questo territorio, diversamente da altri momenti e realtà in passato di cui non siamo al corrente, alcuna forma di ostilità alle altre realtà sindacali di base, Antonini ha affermato che, quale che sia la disposizione o meno proveniente dal suo sindacato a Roma, qui nel veneziano RdB-CUB farà per conto proprio la propria parte per il 9 novembre, dato che:
1) non vuole avere alcunché a che fare con SLAI COBAS a livello “politico”;
2) SLAI COBAS ad Arese ha dato indicazione di votare NO al referendum anziché di boicottarlo.
Nel merito questo coordinamento provinciale eccepisce e denuncia pubblicamente come distruttivo e opportunista l’atteggiamento della direzione locale di RdB-CUB, in quanto:
1) SLAI COBAS è una realtà che costruiamo in questa provincia dal basso, lavorando da oltre un anno con grande sforzo e coerenza, che non ha alcun “cielo della politica” da difendere:
2) Nelle fabbriche le realtà della auto-organizzazione non sono egemoniche e la nostra posizione è di proporre il boicottaggio laddove vi è una presenza tale da poterla gestire, ma proponendo anche il NO in quelle realtà ove il processo di auto-organizzazione non è così avviato. Noi distribuiamo volantini CONTRO questo referendum, e sin da luglio abbiamo fatto molta propaganda in fabbriche e mercati contro la “riforma” Damiano, e nelle assemblee portiamo questa posizione nei termini in cui gli operai possono capirla e trasformarla in un passaggio collettivo.
Negarsi ad una mobilitazione comune in ogni caso alle “sigle” sindacali di base che hanno sottoscritto la dichiarazione nazionale, comunque, significa una grave responsabilità a dar forza alla divisione ed al potere di regime delle confederazioni sindacali cgil-cisl-uil, che non può che essere denunciata come erronea e lesiva dei principi di base della solidarietà e della lotta di classe.
Da parte nostra non avevamo dubbi circa il fatto che nella provincia di Venezia, più ancora che altrove in Veneto, esistesse una realtà estremamente cristallizzata in logiche corporative e di potere, se non personalistiche, e che l’auto-organizzazione abbia qui estreme difficoltà ed ostacoli alla propria diffusione, che è scomoda a molti. Nonostante che è a Marghera che l’auto-organizzazione è nata, con l’autunno del 68 e prima ancora, non da realtà della sinistra ex-extra-parlamentare, ma dalle realtà dell’autonomia operaia, dopo anni ed anni di repressione e quindi di successivo vuoto politico, non colmato certo da collettivi incapaci di rappresentare l’interesse della classe nelle situazioni storicamente determinate, tanto da dover ricorrere gli operai di Marghera per difendere quantomeno i diritti degli esposti amianto, ad una propria auto-organizzata Associazione specifica.
Faremo la nostra parte come sempre, ed invitiamo i lavoratori all’unità nella lotta e non a logiche errate ed antiunitarie, che non potranno avere alcun autentico sviluppo sul campo.
SLAI COBAS per il sindacato di classe
Coordinamento provinciale di VENEZIA –4-10-2007
NO AL REFERENDUM DEL 8-10 OTTOBRE
BOICOTTIAMO LA
MANIFESTAZIONE FILO-GOVERNATIVA DEL 20 OTTOBRE
VENERDI’
9 NOVEMBRE: COSTRUIAMO LO SCIOPERO GENERALE CONTRO IL GOVERNO,
CONTRO L'ACCORDO SU PRECARIETA',
WELFARE E PENSIONI DEL 23-7-2007
SLAI Cobas partecipa e invita a partecipare allo sciopero generale contro la politica del governo e contro l'accordo del 23 luglio 2007 (il 9 novembre 2007 proclamato congiuntamente e unitariamente da RdB-CUB, Conf. Cobas, S.D.L., C.I.B., Unicobas, A.L. Cobas, U.S.I. A.I.T., S.L.A.I. Cobas, con telegramma del 19 settembre 2007 n.300a), perchè ritiene indispensabile ci sia una mobilitazione quanto più ampia e condivisa di tutti i lavoratori indipendentemente dalla loro affiliazione a questa o quella sigla sindacale.
Uno
sciopero che deve effettivamente essere costruito dal basso, a partire dai
posti di lavoro, dagli organismi di resistenza sociale presenti sul territorio,
da tutti i lavoratori. Uno sciopero cui si giunga per mezzo di un crescere di
iniziative e di mobilitazioni nei posti di lavoro e sul territorio. Un percorso
che dovrebbe concludersi con una giornata di sciopero contraddistinta da una
grande manifestazione nazionale a Roma, sotto i palazzi del governo Prodi che
–in continuità con quello precedente di Berlusconi- continua ad attaccare e
precarizzare le condizioni di vita e di lavoro di tutti i proletari.
Solo
in questo modo riusciremo a sfuggire dallo sciopero rituale, che si ripropone
ogni au-tunno come “per timbrare il cartellino”, e invece arrivare ad una
giornata di lotta che getti realmente le basi di un'opposizione sociale
anticapitalista.
Non
abbiamo la necessità di far vedere che ci siamo, che esiste anche il
sindacalismo extra-confederale. I lavoratori hanno l'esigenza che sia
effettivamente aperto un processo di resistenza di massa all'attacco condotto
congiuntamente da governo, Confindustria e Cgil-Cisl-Uil. Un processo che dopo
la giornata di sciopero lasci dietro di se', quale condizione per andare
avanti, una rete di comitati aperti a tutti i lavoratori e al territorio,
diffusi su tutto il territorio nazionale, per la difesa del salario, contro la
precarietà, in difesa delle pensioni, per i diritti a tutti i lavoratori.
Occorre
da subito l'avvio di un percorso di mobilitazione nei posti di lavoro e sul
territorio, che si opponga alle politiche economiche e di guerra del governo e
del padronato. Diversamente i lavoratori saranno lasciati alla trappola del
referendum sindacale sull'accordo di luglio. Un referendum antidemocratico,
dall'esito scontato a favore dell'accordo, che sarà condotto come al solito
senza che i lavoratori e le sigle sindacali contrari all'accordo possano in
alcun modo controllare le votazioni e lo spoglio delle schede.
Non aspettiamo oltre, cominciamo a preparare la giornata di lotta, lo sciopero generale. Ini-ziamo veramente a riscaldare quest'autunno, mettendo in campo unitariamente le nostre forze per incrinare il controllo sociale della concertazione e fare in modo che lo slogan “lavoro stabile – salario – diritti” cominci a divenire una realtà concreta.
SLAI
(Sindacato Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale) COBAS per il sindacato
di classe:
coordinamento
provinciale VENEZIA 041-5600258 fax 041-5625372
Raffineria-Petrolchimica 347-1965188
Pensionati-Invalidi 334-1902497
Compagni
per la costruzione di SLAI COBAS in Fincantieri appalti, Berengo,
operai terzializzati cooperative, Bica (pd), Precari scuola
Visita la web page del nostro
Bollettino Operai Auto-Organizzati in http://www.slaicobasmarghera.org
Fip - via Pascoli 5 - 30034 MIRA VE