LICENZIAMENTI POLITICI ALLA SIRMA ?
Il testo del volantino distribuito da Alcuni lavoratori Sirma di Marghera (fabbrica di estrusi, 180 dipendenti, in passato erano giunti anche a 600), con lavorazioni assimilabili alla siderurgia, contratto chimici, sottoscritto anche dal circolo Tuttinpiedi di Mestre, cui ha aderito SLAI COBAS per il sindacato di classe, che demistifica le motivazioni di comodo con cui non è stato rinnovato il contratto ad un nostro compagno dopo 6 mesi di lavoro. Il volantino segue la assemblea del 29 marzo durante la quale un compagno operaio già delegato e già in passato iscritto a CGIL, oggi impegnato anche nel circolo Tuttinpiedi, ha messo in minoranza i delegati RSU della CGIL, nel merito del licenziamento del nostro compagno. Questo nostro compagno non aveva comunicato l'iscrizione al nostro sindacato in quanto essendo in prova temeva quello che è accaduto lo stesso.
Per quanto riguarda questa comunicazione, non significa che il nostro sindacato condivida alcunché quanto a metodologie vuoi opportuniste vuoi minoritarie, che non aiutano l'auto-organizzazione della classe operaia a farsi strada nel pantano di vent'anni di incapacità delle avanguardie in questo Nord-Est di adeguare l'agire politico alle necessità della classe. SOLO NELL'AUTO-ORGANIZZAZIONE creativa e responsabile, è possibile trovare la via dell'UNITA' e della affermazione della classe operaia.
La classe operaia vive. La piccola-borghesia muore, non ha identità.
Coordinamento provinciale SLAI COBAS per il sindacato di classe - Venezia - 2 maggio 2007 - 10 maggio 2007
il testo del volantino
LICENZIAMENTI ALLA SIRMA
Il 31 marzo scorso è scaduto il contratto a termine ad un lavoratore del reparto rulli, alla Sirma.
A questo lavoratore l'unica spiegazione della mancata assunzione a tempo indeterminato (leggi LICENZIAMENTO) è stata data dal capo reparto adducendo a scelte dell'amministratore delegato Ghirotti che vuole ridurre il personale causa diminuzione del carico ordini.
E questa spiegazione è stata anche l'unica che ha accettato la Rsu di fabbrica, nonostante in molti altri reparti della fabbrica sono attuati turni notturni e straordinari.
Ma la storia alla Sirma è diversa.
Ogni lavoratore oggi assunto in Sirma è passato attraverso i contratti a termine (le leggi sono a favore dei padroni) per poi essere assunto a tempo indeterminato.
Il licenziamento (perché di questo si tratta) dell'operaio del reparto rulli è inserito nella logica padronale che il nuovo amministratore delegato sta attuando in Sirma: "tengo ciò che serve ai miei progetti, flessibilizzando al massimo la forza lavoro".
In questa ottica di flessibilizzazione massima che si sta attuando è da considerare che sono stati inseriti in questi mesi 7 lavoratori interinali (da cui traggono profitto 2 società, la Sirma sul lavoro effettivo e la Ergoline come "pizzo" orario sul lavoratore) e c'è una proliferazione di mansioni affidate a cooperative.
I lavoratori Sirma si sono opposti al licenziamento.
Nell'assemblea generale del 29 marzo è stata votata all'unanimità 1 ora di sciopero, che si è tenuta il 30 marzo sia nel turno mattutino che pomeridiano, contrastando il tentativo della Rsu di far passare questo licenziamento senza opposizione.
Lo sciopero è stato partecipato attivamente dagli operai, ribadendo nella pratica che quello che succede a uno di loro, domani può succedere a tutti, ribadendo che quando si indossa la tuta blu si è un corpo unico per ciò che riguarda le questioni lavorative.
Nei prossimi mesi in Sirma scadono i contratti di 16 operai.
La Rsu deve spiegare come farà a difendere realmente questi lavoratori, visto che ora uno di loro è stato licenziato ed è così passata la scelta dell'azienda.
Tanto più che la opposizione della Rsu alle scelte aziendali è stata manifestata in più comunicati sindacali interni, con parole roboanti. E allora perché non ha voluto muoversi quando questo licenziamento sarebbe stato un valido motivo per iniziare la battaglia contro la politica padronale e indire da subito lo stato di agitazione tanto proclamato a parole sui fogli ?
Gli operai Sirma hanno dimostrato a tutti, padroni e sindacati, che su questo terreno di lotta ci sono.
A loro spetta il compito di fare molta attenzione e non esitare a contrastare questa politica padronale in ogni momento e dimostrare di essere autonomamente in grado di scendere in lotta, per fermare altri licenziamenti.
Alcuni lavoratori Sirma