S.L.A.I. COBAS –sindacato di classe– provinciale Venezia
Coordinamento provinciale
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n.fax
COMUNICATO
14 febbraio 2007
UN PO' DI CHIAREZZA SULLA SCELTA DI TEMPI DELLE FORZE REPRESSIVE CENTRALI DELLO STATO AFFAMATORE E GUERRAFONDAIO
E SU ALCUNE SPECULAZIONI
Compagni-e lavoratori-lavoratrici, proletari-e
Non ci associamo al coro di speculazioni e di criminalizzazione che nel mondo sindacale è venuto nei confronti dei COBAS e della autorganizzazione, appunto speculando la posizione giudiziaria di altri lavoratori che, da sempre impegnati nella lotta di classe, stanno subendo ora il carcere per le loro idee politiche ed i metodi che le contraddistinguono, certamente criticabili se inerenti a metodi non conformi alla lunga storia rivoluzionaria, ma non di per sé nemmeno criticabili ideologicamente sulla base di un falso pacifismo. Falso pacifismo di chi legittimava fino a ieri le bombe su Belgrado e le fabbriche Jugoslave, e oggi parla di "pace". E di chi continua a descrivere il comunismo come una aberrazione (come faceva Mussolini), i partigiani come criminali, e a non scandalizzarsi ed a non organizzare scioperi generali per la abolizione della legge 30/2002 e di tutte le norme e leggine che permettono la schiavizzazione della manodopera e contribuiscono in gran parte alle migliaia di morti sul lavoro e sulle strade per motivi di lavoro e di crisi depressive causate da problemi di lavoro.
Non possiamo nemmeno cogliere un dato per legittimare le forze repressive dello Stato, come molti vorrebbero facessimo, ingenui loro sì, buffoni e giullari di un sistema economico politico e sociale profondamente iniquo ed ingiusto, violento ed ipocrita, in un elemento che traspare dalle notizie mediatiche, le quali, tutte da verificare giuridicamente, farebbero pensare ad una impostazione politica di questi compagni simile a quella di chi si erge ad avanguardia senza di fatto esserlo a livello di grandi masse o di importanti lotte. Cosa del resto tutt'altro che semplice in un paese ove tuto è regime.
E nemmeno possiamo tacere il disgusto per le parole di saputelli intellettuali dirigenti di centri sociali "accettati" dalle istituzioni che nel far propria tale criminalizzazione non solo offendono persone ora impossibilitate a dare risposta, ma pure indicano la infame "via psichiatrica" (simile a quella denunciata del controllo mentale da molti compagni e persone civili estranee alla politica) per trattare il "novecentesco" marxismo-leninismo, loro che di novecentesco hanno tutto, musica compresa.
Alle forze repressive centrali dello Stato invece rivolgiamo una domanda: se fosse vero ciò che riportate ai giornalisti, di un addestramento da Voi filmato già a metà novembre, CHI VI HA AUTORIZZATO ad omettere il dovuto arresto ? Quale mito di "superiore potenza giuridica" può legittimare la prosecuzione di reati gravi "a scopo di indagine" SE NON IL FATTO CHE SIETE UNA MASSA DI FASCISTI ?
Come mai avete atteso ora la manifestazione del 17 febbraio per questo "blitz" chiamato, similmente alla megalomane forma genocida nazista del governo peruviano, con un nome ad effetto, "Tramonto" ? Il tramonto del Vostro sistema sociale così sbagliato ed iniquo da nascondere persino i nomi dei suicidi sui giornali, è così prossimo da spingervi a così simili infamie ? Ma allora, come De Gasperi, siete proprio sul libro paga di Bush e della NATO ?
Quando mai, una realtà data può essere messa in discussione, se Voi anziché perseguire gli schiavisti, i corrotti ed i corruttori, i recidivi di governo e parlamento, i rapinatori in guanti bianchi, i diffusori di tonnellate di droga ed i loro consumatori di lusso, fate anziché "giustizia" nel diritto, prevaricazione e scelta oculata e politica dei tempi delle Vostre operazioni ?
La nostra soliadrietà di classe PROLETARIA va a tutti gli autentici prigionieri politici ed ai partigiani antifascisti di oggi che lo Stato non interviene ed anzi facilita non solo le stragi ma anche lo stillicidio quotidiano di azioni neo-fasciste ai danni di giovani, donne, compagni e compagne, centri sociali e sedi di rifondazione, dei carc o di altri gruppi. Senza contare i due compagni assasinati in pochi anni a coltellate, che avete voluto trattare invece come episodi casuali, mentre se muore uno di voi è un caso nazionale. Chi vi dà questi ordini ? La CGIL centrale ? Speriamo di no, vogliamo sperare che CGIL la smetta una buona volta di criminalizzare i COBAS e l'auto-organizzazione quando proprio sono tra i loro iscritti, lavoratori colpiti, così come vogliamo sperare che le montature e le cacce alle streghe cessino di essere usati come metodi politici e giudiziari soprattutto invece verso compagni dell'auto-organizzazione, che hanno sempre dimostrato di essere nelle lotte dalla parte giusta e non a braccetto con i padroni o a pranzo di lavoro nei loro lussuosi alberghi.
Da 30 e passa anni subiamo criminalizzazioni, dalle assemblee autonome ai compagni avanguardie delle fabbriche, dalla autonomia ai COBAS, sempre sospinte da partiti che si dicono di sinistra. La CGIL non si associ al loro coro nefasto.
La Storia ci ha già assolto, condannato è già stato il regime DC che ha imperversato nel paese per 40 anni. Per questo regime la condanna non mancherà.
Nel frattempo Noi come ogni altra realtà di base ABBIAMO TUTTO IL DIRITTO DI LAVORARE AI DIRITTI DEI DISOCCUPATI-E, DEGLI SFRUTTATI-E TUTTI-E E IN PARTICOLARE DI QUELLI CHE AFFIDANO LA PROPRIA SORTE AI SERVITORI NON DELLA "DEMOCRAZIA" MA DI QUESTO REGIME BORGHESE PROFONDAMENTE CLASSISTA NEL SENSO PIU' BECERO ED ANTICOSTITUZIONALE.
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