aprile..25…26..maggio…1…2..2015in cammino con le masse……..

Il 26 aprile 2015 aveva fatto pensare ad una possibile maggiore sensibilità per le nostre storiche scadenze, così non è stato ma solo in parte, in realtà sono stati in molti i gruppi di bengalesi che sono passati per la festa, mentre i pochi militanti presenti non hanno potuto che convenire sul fatto che sino all’ultimo momento il ritardo nella preparazione della giornata era dipeso dalle diverse ipotesi, oltre che la presenza a Milano NOEXPO, che si erano provate a verificare. A parte la solita assemblea al chiuso dei cripto-revisionisti di “lotta comunista”, e due manifestazioni Cgil, la nostra iniziativa è stata l’unica iniziativa del 1 maggio condotta ed organizzata da operai, in gran parte membri del ns.sindacato e comunisti, ma anche membri del ns.sindacato e anarchici.

                                                     

   A PROPOSITO DELLA MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI BENGALESI DEL 26 APRILE 2015 (CENSURATO DAL QUOTIDIANO GAZZETTINO DI CALTAGIRONE, CHE INVECE HA “POMPATO” LE SIGLE OPPORTUNISTE NEL VANO TENTATIVO DI RIEQUILIBRARE LO SMACCO SUBITO DAI PADRONI E DAI RAZZISTI)

La giornata del 1 maggio 2015 nella Piazza di Marghera non è stata quindi “a furor di popolo” come ci si aspettava a causa del ritardo nella preparazione nonché dal maltempo, ma ha rafforzato il nostro spirito ed attitudine pratica militante, durante la iniziativa abbiamo discusso con decine di lavoratori e soprattutto sfidato il maltempo conividendo il pasto offerto ad oltre 80 persone presenti.

 IL VOLANTINO PER IL 1 MAGGIO  A MARGHERA

Alla giornata hanno partecipato anche lavoratori e disoccupati islamici, di ritorno dalla preghiera alla Moschea di Marghera. La squadra di organizzatori è partecipata da compagni lavoratori e disoccupati, italiani (pure pensionati), marocchini, rumeni, senegalesi, albanesi, bengalesi, kurdi, da compagni e compagne sia disoccupate e giovani coppie che da compagne pensionate recentemente uscite dalla Cgil.  Presenti una parte dei lavoratori del Cobas di Castelfranco Veneto (GGP) impegnati in una delicata ed importante vertenza, quindi lavoratori del pubblico impiego, Fincantieri, ENI, logistica, aeroporto, porto, ospedali, pubblici esercizi… Latitante la “sinistra” pur informata, di zona. La componente culturale dei partecipanti ha visto la presenza attiva di Ulisse Fiolo nostro compagno, poeta e cantautore,  licenziato senza reintegra dalla ingiustizia della copertura istituzionale alle false cooperative nonché di Monica Giori.

               

Le discussioni che hanno attraversato i presenti sono state incentrate in particolare sulla manifestazione dei cittadini bengalesi, (intervistato poi da Bangla TV il ns.Paolo Dorigo), sulla tattica della lotta in corso alla Fincantieri, sulla mafia delle cosche degli appalti, o meglio “sistema degli appalti”, perché la ns.posizione è ben diversa da chi incentra il problema sulle ditte palermitane in Fincantieri, andando nel tentativo di “salvare” il capitalismo “buono” da quello “cattivo” (banale leit-motif della manifestazione noglobal del 9 maggio).

La serata in piazza è stata veramente vissuta in maniera particolarmente viva e sensibile, il concerto dei BERRETTO FRIGIO è stato molto ricco e pregno di contenuto e di confronto all’attento pubblico.

La piazza era totalmente imbandierata. La popolazione ha solidarizzato.

A margine della manifestazione, gli yankee italioti e la loro mal vista dalla popolazione oltre che da noi, provocazione; senza cadere nella provocazione in orario mattutino, va rilevato che la loro “passeggiata per il centro di Marghera” non era stata prevista e comunicata alle autoritò; avvenuta con la copertura dei carabinieri, e di una auto di vigilanza privata per abbozzare una copertura ”legale”, un gruppo di mega-auto idiotissime con bandiera americana che avevano un raduno a 2 km, a Catene, e che si erano portati in piazza durante il periodo di preparazione organizzativa se ne sono andati dopo circa 25  minuti.

Il giorno dopo, fantastica partecipazione alla manifestazione nazionale Sikh a Castel Gomberto. Migliaia e migliaia di lavoratori lavoratrici e loro famiglie, nel fare a gara al dono, nel rispetto degli altri, una Comunità assolutamente matura ed elevata, decine di operai che si sono recati al nostro gazebo per conoscerci, con l’aiuto di alcuni ns.iscritti Sikh.

Verso la fine della manifestazione, l’intervento di Paolo Dorigo a nome di SLAI PROL COBAS dal palco della manifestazione, che è stato seguito e tradotto in lingua Sikh per le migliaia di presenti. Paolo ha spiegato in pochi minuti in un deciso e sufficiente intervento  ai presenti (operai delle concerie, autisti operai nei trasporti operai nell’agricoltura e lavoratori autonomi della diffusione pubblicitaria)  la storia del sindacalismo operaio di base e di classe, e la necessità di autorganizzarsi per lottare contro il razzismo ben presente nelle aziende della zona. Mal digerito dal Vescovo di Vicenza che ha preso la parola dopo di noi.