13-8-2009

L'anno 2009 si è dimostrato per quanto ci riguarda, l'anno in cui in Veneto la nostra esperienza di autorganizzazione sindacale di classe, dal basso e senza agganci che sostenessero alcuna vertenza operaia, è stata attaccata in forma concentrica e silenziosa, vile, da parte del Sistema del Nord-Est, un Sistema cospirativo padronal-concertativo, che accetta il progressivo peggioramento delle condizioni di vita delle masse come il prezzo da pagare (per le masse) per mantenere il controllo sulla forza-lavoro.

Oramai si tratta di un controllo totale, per quella che è la nostra esperienza, una volta denunciate le pratiche aggressive nel 2007-2008, hanno spostato l'asse dell'attacco su una strategia articolata, molto "femminile", di rinvii e coltellate alla schiena.

Del resto noi stiamo denunciando il sistema di corruzione pubblico attorno all'immigrazione di manodopera, il latrocinio su ogni attività, il supersfruttamento degli "ultimi", la concertazione finalizzata in relazione al sistema degli appalti (una parte cospicua se non maggioritaria del Sistema del Nord-Est), in particolare l'introduzione del "licenziamento di fatto" senza nemmeno lettera, e del lavoro a chiamata su contratti a tempo indeterminato, violazioni enormemente gravi, ma divenute quasi "normali" in quanto enormemente diffuse.

I media locali sono parte colpevole di questo Sistema:

- il Corriere della Sera che ci attacca subdolamente dopo aver dovuto incassare un parziale fallimento nella gestione che oscurava (e tendeva erroneamente a personalizzare) il nostro lavoro in Fincantieri negli appalti, e che da allora in poi censura le notizie che ci riguardano.

- i quotidiani locali del gruppo Espresso, che censurano sistematicamente le notizie gravissime che con parsimonia comunque diamo loro, ultimo caso scandaloso, quello di Montebelluna delle lavoratrici della Deon.

- il Gazzettino ha dato alcune volte notizie di queste cose, e gli va dato atto, ma chiaramente non può, per scelta editoriale di fondo, fare di ciò normalità.

Abbiamo avuto delle eccezioni con Radio Base, ma complessivamente i media, parte colpevole lo sono, come riflesso dell'infamia che coinvolge in forma massificata coloro che gestiscono gruppi, partiti e gruppetti della sinistra.

Una sinistra essenzialmente filo-sionista, e intimamente razzista, quella che in una componente, tende a cercere di proporsi ancora come "gestione del possibile" (grandissima balla) e dall'altra, quella che si propone come "contestazione di alto livello" (politica), per poi sabotare sistematicamente la costituzione dei CoBas nelle varie realtà.

Mamma Cgil che fa ?

Mantiene formalmente moderate distanze, ma essenzialmente abbiamo ostacoli e problemi anche lì, vedi il settore autotrasporti dove coprono di fatto i padroni grandi e piccoli del settore in buona compagnia di Cisl-Uil; nel settore chimico-energia non abbiamo un rispetto della decenza, siamo calati nella speranza che dal cielo venga un aiuto.

Ben venga quindi la lotta della Innse, che è "finita bene" pare, ma che non ha raggiunto l'obiettivo iniziale della requisizione ed autogestione. Un padrone vale l'altro, e vedremo negli anni prossimi se e quanto costerà questo "rilevamento".

Vittoria dunque relativa, perché il posto di lavoro è già oggi un'utopia, con lavoratori operai che hanno 15-20 contratti in 10 anni di lavoro, con giovani precari che non sanno fra due mesi dove e come saranno.

L'incertezza nella sicurezza minima è un dato politico che il sistema concertativo ha messo in atto STRATEGICAMENTE e lo vediamo nel comportamento conseguente che le "piccole e medie" aziende hanno nelle vertenze di lavoro. La minaccia di "chiudere" per non pagare il dovuto, è la cosa più frequente, la assenza nelle commissioni di conciliazione volute dal Sistema della concertazione, è la norma maggioritaria dei casi.

I Tribunali quindi si ingolfano, e non a caso il reato di clandestinità e quanto ne consegue nella follia e depravazione insipida di molti amministratori locali che scatenano i vigili urbani, oggi denominati polizia locale, a catturare e multare i posteggiatori abusivi, cittadini del mondo senza lavoro che aiutano cittadini italiani a parcheggiare nel caos metropolitano.

Piccoli esempi ?

NO, una strategia borghese dispiegata che vede nei Tribunali l'unica risorsa, il che diviene un miraggio. Non a caso, dei due scandali che abbiamo promosso presso il Tribunale di Venezia, uno, scoppiato, non ha raccolto alcuna conferenza pubblica (non potevano escluderci), l'altro, viene tenuto sotto altri fascicoli, perché Galan ne avrebbe a male.

Il che dimostra anche un'altra cosa: che i partiti della sinistra sono incapaci di azione politica.

E' il prodotto delle linee di Bertinotti e di Veltroni. Le sezioni vuote, la gente a casa, a sognare incubi personalizzati e tecnologici.

A rovesciare questo assunto, un sogno insurrezionale si diffonde nel paese ?

Una alchimia di regime.

L'unica soluzione è la costituzione dei CoBas nei posti di lavoro, la unità delle realtà di base lavorative e non, nel Fronte unito delle masse, per una nuova democrazia, processi di lotta che coinvolgano anche le organizzazioni storiche operaie, ma solo per nuovi passaggi, non per nuove illusioni.

E' però una soluzione che richiede il contributo non solo dei singoli lavoratori, ma dei gruppi di affinità che nel proletariato esistono. Compagni, non fatevi fregare dai grandi discorsi.

La lotta di classe è la nostra condanna, ma è anche l'unica soluzione ai problemi. Che poi passi o meno per trattative, tribunali e uffici del lavoro, e non solo per occupazioni e blocchi stradali, poco male. Ma è l'unica soluzione.

comunicazione estiva

coordinamento regionale SLAI CoBas per il sindacato di classe - Veneto