LO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE (a livello nazionale) SI UNISCE ALLO SCIOPERO GENERALE PROMOSSO DAI SINDACATI DI BASE DEL 12 DICEMBRE
 per sostenere le seguenti parole d’ordine in distinzione con lo sciopero della cgil :
  “Contro padroni e governo per un sindacato di classe nelle mani dei lavoratori”
 - contro  la Finanziaria, i tagli e la privatizzazione di scuola e Università, per la cancellazione della legge 133 e della 169 (ex-decreto
Gelmini);
 - contro la precarietà e per l'abolizione delle leggi Treu e 30, per la continuità del reddito e la lotta alla precarietà lavorativa e sociale, con forme di reddito legate al diritto alla casa, allo studio, alla formazione e alla mobilità;
 “Basta morti sul lavoro per i profitti dei padroni”
- per usare il denaro pubblico per forti aumenti salariali e pensionistici, per scuola, sanità e servizi sociali e non per salvare banche fraudolente e speculatori, per l’introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica, per il rilancio del ruolo del contratto nazionale come strumento di
redistribuzione del reddito, la difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all'istruzione;
- per la sicurezza nei posti di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali;
 - per restituire ai lavoratori il diritto di decidere, per la difesa del diritto di sciopero e il recupero dei diritti sindacali sequestrati dai
sindacati concertativi.
 - per fermare il razzismo che, oltre a negare diritti uguali e la dignità delle persone, scarica sui migranti la responsabilità dei principali
problemi sociali.

 
DALLO SCIOPERO GENERALE AD UNA LOTTA GENERALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il testo fuori riquadro corrisponde al volantino diffuso il 11.12.2008 a Marghera

Il 12 dicembre è stato storicamente la data di inizio della guerra terroristica di parti reazionarie dello Stato unite ai fascisti, per imporre il silenzio e la schiavitù al Paese intero.

NOTA BENE: da SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE coordinamento nazionale

 Non è vero che la Cgil "cerca di porsi dalla parte dei lavoratori, ecc., ecc.". La cgil non è cambiata, nè è cambiato il nostro giudizio; ha solo una contraddizione con questo governo di centrodestra berlusconi che tratta a volte anche la cgil come tratta i sindacati di base; ma la linea di internità alla filosofia, alla politica e alla prassi da sindacati di Stato, nella sostanza, è portata avanti anche dalla cgil, vedi per es. firma dell'accordo Alitalia, vedi accordo su cambiamento del CCNL, su funzione degli Enti Bilaterali, ecc.      Così come la Cgil continua a ostacolare, boicottare, opporsi duramente ad ogni forma di autorganizzazione dei lavoratori, soprattutto nelle fabbriche.       Rispetto poi al 12, noi riteniamo che la cooptazione avvenuta da parte della Cgil di uno sciopero che all'inizio era stato proclamato solo dalla Fiom sia stato un elemento di forte annacquamento e di oscuramento della situazione che esiste nelle fabbriche.     Infine, per la stessa Fiom, una cosà è appoggiare suoi delegati quando vengono attaccati dal padrone, o singole iniziative di lotta, una cosa è tenere conto della sua "anomalia" all'interno della cgil, altra cosa è cambiare il giudizio di fondo - non dimenticatevi che anche per la manifestazione a Torino del 6 dicembre, in un primo momento la Fiom aveva organizzato in contemporanea il suo convegno per, di fatto, boicottare la nostra manifestazione e solo l'ampiezza e l'importanza che via via ha acquisito la manifestazione, e la pressione dei delegati e lavoratori Thyssen, le ha fatto fare un passo indietro.       Per le manifestazioni del 12 ove , se non ci sono possibilità di promuovere nostre manifestazioni  o non è possibile aderire a quelle del sindacalismo di base, NOI PARTECIPIAMO alle manifestazioni indette dalla cgil MA NON ADERIAMO.

 
Lo sciopero di venerdì riveste una grande importanza per la necessità che esprime, di fronte ad un governo che sta spudoratamente cancellando norme su norme, in relazione al diritto del lavoro, allo scopo di cancellare le forme residuali di giustizia che sono state conquistate in decenni di maturazione della società grazie alla lotta di classe. Oggi che la guerra di classe è condotta principalmente dal padronato con manovre politiche sempre più spudorate, solo la CGIL, all’interno della triplice confederale, cerca di porsi dalla parte dei lavoratori, cosciente dei propri limiti e soprattutto del fatto che milioni di lavoratori cercano di autorganizzarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo anche al ritorno della repressione sociale, diretta nelle ultime settimane anche contro gli operai della Fincantieri e contro gli studenti, nonché, permanentemente, con atti irresponsabili di razzismo, spesso fomentati dalla pubblicistica locale sulle “proposte” dei sindaci leghisti (Treviso,Mirano,Cittadella, ecc.); il problema del razzismo nasce dalle necessità dei padroni. Oggi hanno manodopera in “esubero”, quindici anni fa no.  Noi abbiamo tutti bisogno di un cambiamento, il “loro sistema” fa acqua da tutte le parti. Repressione è anche aver inquadrato moltissimi lavoratori e lavoratrici, spesso immigrati, come “soci dipendenti” di cooperative delle quali in effetti sono lavoratori dipendenti con meno diritti di noi operai: molti di LORO infatti oggi NON POSSONO neanche scioperare. Noi siamo per il ripristino di tutti i diritti sindacali e giuridici (indennità di disoccupazione ecc.) anche nelle “cooperative”.

Nelle ultime settimane si sono ripetuti numerosi gli scioperi alla Fincantieri di Marghera indetti dalla FIOM, la più rappresentativa organizzazione sindacale tra gli operai diretti dei Cantieri Navali di Marghera. Già divisa dalle scelte politiche filo-padronali della CISL in materia di privatizzazione, la Confederazione sindacale CGIL-CISL-UIL è un ricordo lontano in Fincantieri. Siamo arrivati addirittura al crumiraggio da parte di un ex sindacalista CISL !  L'episodio ingigantito dai media locali, ha visto anche l'intervento della polizia ! Esprimiamo solidarietà dunque ai delegati RSU della FIOM che si sono visti addirittura "identificare" dalla forze di polizia presenti agli scioperi, come se fossimo negli anni '50 ! Non si creda che il proletariato veneziano abbia dimenticato quale minestra da sempre i padroni ed i loro governi ci vogliono far ingurgitare !   Le recenti iniziative di lotta, ripetute in Fincantieri, sono un passo deciso verso una nuova maturazione delle lotte operaie in questa infernale realtà costellata da ogni genere di abuso padronale, da forme di incuria per la sicurezza, oramai sancite anche in pubbliche sentenze contro la direzione di Fincantieri, da orari incredibili, da buste paga decurtate negli appalti con le più svariate forme estorsione compresa, dal caporalato, dalla totale mancanza di intervento da parte della magistratura anche di fronte a denunce documentate su questi episodi. Infatti la magistratura sta operando sul fronte dell'immigrazione clandestina, ma raramente mette sotto indagine quelle aziende di appalto che in barba a tutte le regole impongono un clima di terrore e di silenzio ai lavoratori immigrati. Ma quanto ha fatto la direzione di Fincantieri in questi giorni, con il licenziamento di due pompieri, "scoperti" a riposare di notte, anziché far pensare alla direzione aziendale ad alleviare la pesantezza delle turnazioni e a disporre un numero maggiore di addetti alla sicurezza, oppure, alla sospensione del lavoro notturno ed alla fine della politica al ribasso degli appalti ... fa capire che Fincantieri è in mano a "manager" che non hanno molta intenzione di ragionare.  La nostra solidarietà, sia come organizzazione sindacale, sia come lavoratori immigrati degli appalti aderenti al nostro Sindacato ed impegnati sul fronte della costruzione del COBAS dei lavoratori degli appalti in Fincantieri, verte sulla necessità di rafforzare la direzione proletaria nel movimento sindacale, sulla necessità di imporre il rispetto delle regole della sicurezza e del CCNL anche alle ditte di appalto, e sulla necessità di rafforzare la solidarietà operaia.    SOLIDARIETA' AGLI OPERAI LICENZIATI E LORO IMMEDIATO REINTEGRO !                      IMPORRE IL RISPETTO DEL CCNL E DELLE REGOLE DI SICUREZZA E RETRIBUTIVE ALLE DITTE DI APPALTO !

Il 6 dicembre a Torino si è svolta con successo la manifestazione nazionale in occasione della strage alla Thyssen Krupp, indetta dalla Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro, cui il nostro Sindacato aderisce; a dimostrazione della nostra capacità e disponibilità all' UNITA' DI CLASSE, questa volta, diversamente dalla manifestazione del 20 giugno a Roma, c’è stata una adesione diffusa di centinaia di delegati sindacali e di RSU della FIOM, e da parte dei sindacati di base, e di vari movimenti ed associazioni dei familiari e degli operai caduti, come da parte della Associazione Esposti Amianto  !

Venerdì 12 dicembre siamo in piazza con i nostri contenuti, per l’unità della classe operaia e dei settori più diversi del proletariato, disoccupati in testa, allo scopo di dare un altro colpo all’inversione di una falsa tendenza storicamente determinata NON dalla ragione o da rapporti di forza sociali, MA dall’abbandono da parte della “sinistra riformista” e del governo Prodi, degli impegni che si erano assunti, facendo così il gioco dei padroni e delle compagini reazionarie oggi al governo.

SLAI Co.Bas. per il sindacato di classe  coordinamento Venezia –Padova – Treviso www.slaicobasmarghera.org

f.i.p. Via Pascoli, 5 – 30034 MIRA -Ve-